Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”.
La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare.
Gli ingredienti indicano la via, ma non sempre è facile interpretarli o – per meglio dire – non sempre si riesce a far combaciare tutti i pezzi del puzzle e costruire una mappa chiara. Ma è affascinante prendere la via sconosciuta, avventurarsi lontano dalla sicurezza del proprio anonimato per diventare un cercatore in un gruppo di cercatori.
Sì, perché non sarai solo. Ci saranno compagni di viaggio, amici, che saranno con te in ogni momento per sfidarti, aiutarti, stimolarti, incoraggiarti. In ogni momento in cui ti guarderai attorno, tu non sarai mai solo.
Anche quando vorrai mollare. Anche quando penserai che è troppo tardi. Anche quando ti sentirai meno bravo. Anche lì troverai qualcuno che ti aiuterà a non mollare. Ma l’ultimo passo dovrai farlo tu.
Gli amici, la competizione… tutto quanto il Game Chef può solo portarti alla soglia, ma sarai tu a doverla attraversarla creando qualcosa che prima non esisteva. Qualcosa di assolutamente speciale perché tuo e che nessun altro poteva creare.
Allora conoscerai il segreto. Sì, perché non è un qualcosa che si può spiegare a parole. Bisogna viverlo, affrontare la sfida, percorrere la via. È così che ho scoperto che il segreto del Game Chef si nasconde dentro ogni partecipante. Diverso. Meraviglioso. Pronto a rivelarsi.
Attualmente mi do da fare parecchio con GDR Unplugged per far capire al mondo quanto sia figo giocare di ruolo ma, se volete dare dare un’occhiata al gioco fantastico con cui ho partecipato al Game Chef [N.d.C.: 2013] con Anna Koprantzelas, ecco a voi Memento, un gioco di scelte, di paure e speranze (che prima o poi sarà pubblicato)!
— Marco Andreetto, partecipante dei Game Chef 2012-2013