Il gusto del Game Chef è di essere costretto.
Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.
Le costrizioni aiutano tantissimo la creatività: quelle di tema, di tempo e di gara. Quindi, o sarà un buco nell’acqua o magari ti uscirà davvero qualcosa di bello.
Ho presentato inabsentia all’edizione 2013. È un gioco per esplorare che mondo sarebbe senza esseri umani. E per farsi un sacco di trip coi pinguini senzienti.
— Fabio Succi Cimentini, vincitore del Game Chef Pummarola Ediscion 2013 (inabsentia)