Chef: Enrico Pasi
Titolo: Roller coaster
Descrizione sintetica:
Il gioco vuole esplorare i vissuti legati al lasciarsi andare, riuscendo a superare abitudini inveterate.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 2.904 (+306 schede)
Chef: Enrico Pasi
Titolo: Roller coaster
Descrizione sintetica:
Il gioco vuole esplorare i vissuti legati al lasciarsi andare, riuscendo a superare abitudini inveterate.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 2.904 (+306 schede)
Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
Recensione di Marco Mengoli Roller Coaster è un gioco di ruolo per 4 giocatori e un Guardiano in cui si interpretano arzilli Anziani ospiti di una prestigiosa Casa di Riposo che vengono convinti a recarsi al vicino Luna Park per un ultimo giro di giostra. Il passato del personaggio e le sue abitudini deleterie vengono create attraverso una serie di flashback chiamati Echi del passato; una volta conclusi, il gruppo si troverà nel presente su una giostra nel tentativo di far superare al personaggio protagonista le pessime abitudini acquisite nel corso del tempo. Il sistema di acquisizione di Tratti dal… Read more »
Ciao Marco, grazie della recensione. Se ho capito bene, leggendo il gioco hai dedotto che i dadi del Guardiano una volta persi non sono più recuperabili: ecco perché, a ragione, dici “avendo in tutto a disposizione soltanto i tre dadi del Guardiano è molto probabile che il gioco si concluda al primo Giro di Giostra…”. In realtà il Guardiano ad ogni flashback riparte con tre dadi. Sicuramente mi è sfuggito chiarire questo punto…:(
Puoi sempre precisarlo nella versione aggiornata che rilascerai (spero) dopo questo Game Chef. 😉
Lo farò!
In realtà, correggimi se ho capito male, ho letto la cosa in questo modo: si arriva al primo giro di Giostra e possono succedere tre cose: 1) il guastafeste tira sotto la Soglia di Rigidità. Game Over sempre 2) il guastafeste non tira sotto la Soglia mentre i due altri dadi la superano (o, se il guastafeste avesse avuto due dadi, basterebbe un solo dado) Game Over 3) il guastafeste non tira sotto la Soglia e solo uno degli altri due dadi la supera (oppure l’unico altro dado la supera, se il guastafeste aveva due dadi): si passa a un… Read more »
Nel punto 3) dovevo scrivere tra parentesi “e l’altro dado non la supera”, scusate.
Un gruppo quattro vecchietti da ospizio, ognuno con il suo bagaglio di ricordi ed esperienze, si ritrova in gita al luna park. Mentre decidono con che giostra divertirsi, rivivranno il proprio passato facendo emergere aspetti del proprio carattere… aspetti che potrebbero rovinare il divertimento di tutti. Un quinto giocatore ha il ruolo di Guardiano e li accompagnerà in questo viaggio tra giostre e ricordi. L’idea di avere questi personaggi anziani solo abbozzati da una breve autobiografia, che però sarà lo spunto per creare in gioco il loro passato, può portare a un tipo di gioco molto intenso, favorendo una narrazione… Read more »
IL GIOCO Quattro anziani in libera uscita dall’ospizio, fra ricordi, giostre e litigi. Il gioco usa una meccanica di scommessa basata sulla spesa e conquista di dadi, poi usati come getoni narrativi per delineare scene e personaggi. Scopo e finale sono… un pelo vaghi 😛 – COSE BELLE Il tema secondo me è geniale. Mi ricorda film come Cocoon (1985) o anche il bellissimo St Vincent (2014). Purtroppo il design finale lascia questa aspettativa piuttosto delusa, ma c’è materiale su cui lavorare, e l’idea di fondo resta valida. Col dovuto sviluppo il gioco potrebbe davvero essere bellino. Bella anche l’idea… Read more »
Recensione Pitch Si tratta di un gioco per 5 persone in cui si racconta la visita ad un lunapark da parte di 4 anziani. Il gioco è strutturato in Echi del passato, ovvero il racconto della vita passata degli anziani, Giri di giostra, ovvero il racconto degli avvenimenti attuali e di cosa succede durante la visita al lunapark, e narrazioni libere che fanno da tessuto connettivo. Cosa mi è piaciuto Tra gli elementi che ho apprezzato ci sono il “Taglio Narrativo”, che di fatto è uno spunto tematico per gli echi del passato (avrei adorato che desse suggerimenti su come… Read more »
Non ho ancora letto il gioco, quindi non ho ancora una mia opinione, ma devo ammettere che leggendo le recensioni ho delle perplessità, non capisco se il gioco meccanicamente funziona o no. Mi stupisce che le revisioni in questo aspetto divergano in modo così netto, dato che ritengo non sia una questione di opinione.
Certo mi farò la mia idea leggendolo, ma volevo approfittarne per sottolineare la curiosità di divergenze così marcate.