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Daniele
Daniele
08/09/2018 23:53

Non sono un esperto del settore, ho fatto del mio meglio per capire bene il gioco e per scrivere qualcosa di utile e sensato. Se in qualche parte sono stato poco chiaro chiedi pure. Introduzione Quella volta che è un gioco che delicatamente vuole entrare nelle sensibilità dei giocatori per far emergere conflitti e difficoltà irrisolte e far scoprire che non si è soli ad affrontarle. Cosa ti è piaciuto del gioco? Tutto. Davvero una bella creazione. Il gioco accompagna passo passo i giocatori durante le fasi che lo compongono. Suggerisco comunque che chi guida il gioco lo legga tutto… Read more »

Filippo Zolesi aka Pippo_jedi
Filippo Zolesi aka Pippo_jedi
11/09/2018 23:07
Reply to  Daniele

Ciao! Intanto ti ringrazio per la recensione: fa piacere sapere che l’idea sia interessante. Partendo dal fondo: gli ingredienti sono Marcia e Pesare e si riferiscono entrambi al Bastone della Parole che marcia lentamente portando il peso della discussione con sè nella fase di manovra. Come va avanti la manovra: senza scomodare Spione di Edwards ci sono dei giochi di gruppo in cui tutti insieme si narra una storia… aggiungendo a turno una frase che porta avanti le cose. È un po’ quella cosa lì con la differenza che ci sono più storie in parallelo che si muovono. Da un… Read more »

Daniele
Daniele
05/10/2018 22:27

Rieccomi….

Provo a formulare meglio la perplessità anche se mi pare di capire che hai già affrontato il discorso.

Così com’è, il gioco presuppone che la narrazione provochi dei “basta”. Se questo non succede? Oppure se succede in modo limitato (uno o due basta a giocata).
In parte mi hai già risposto, anzi, direi del tutto. Era la mia domanda a non essere molto chiara.

Helios Pu
14/09/2018 23:21

PREMESSA Mentre il resto del mondo continua a tirare dadi per uccidere mostri, una nicchia di carbonari è conscio che il GDR è anche una pratica sociale e usa quindi questo medium per gestire le relazioni al tavolo e per veicolare messaggi politici. Due mondi così distanti che probabilmente sono destinati a non incontrarsi mai, anche se entrambi hanno i loro “mostri” da combattere. PRO • Molto bello che dopo l’enunciazione di ogni regola ci sia sempre un breve esempio. La cosa migliore sarebbe mettere alla fine del testo un esempio completo di partita. • Molto bella la ritualistica al… Read more »

Beatrice
Beatrice
17/09/2018 16:18
Reply to  Helios Pu

Ciao Helios Pu,
grazie per la tua recensione.
Io e Filippo abbiamo pensato “Quella volta che” come un gioco sicuramente non adatto a tutti e soprattutto non per una diffusione di massa. Nel nostro intento il gioco, quasi un edularp, è rivolto a gruppi di adulti “politicizzati” che quindi abbiano già interesse verso questioni di giustizia sociale (per esempio potrebbe essere utile per essere giocato all’interno di movimenti, di gruppi di lotta, di associazioni politiche, di sezioni di partito e così via).

Alberto Muti
Alberto Muti
15/09/2018 17:11

Quella Volta Che è un gioco che parla di molestie sessuali, ispirandosi alle tante testimonianze emerse con l’arrivo del movimento #MeToo, e soprattutto a quelle raccolte nel libro omonimo. I giocatori “pescano” personaggi già preparati, alcuni dei quali verranno portati in scena per raccontare le molestie che hanno subito. Il gioco ha degli ottimi spunti e un buon lavoro di riflessione e documentazione alla base, anche se penso che abbia ancora bisogno di sviluppo su un paio di passaggi cruciali per brillare come merita. Cosa mi è piaciuto Innanzitutto, il tema. Credo che il gioco possa essere un ottimo strumento… Read more »

Beatrice
Beatrice
17/09/2018 16:11
Reply to  Alberto Muti

Ciao Alberto, grazie per la recensione. Hai centrato esattamente uno dei punti sui cui io e Filippo stiamo continuando a lavorare, cioè come guidare le azioni di gioco in modo da non banalizzare. Stiamo pensando, infatti, di costruire una serie di esempi modulati sulle esperienze raccolte nel libro “Quella volta che” (sono una delle curatrici). Il nostro gdr è pensato quasi come un Edularp, rivolto principalmente ad adulti che abbiano interesse verso tematiche di uguaglianza sociale e di rivendicazione dei diritti, insomma gruppi che, in modo più o meno strutturato, facciano politica (nel senso più generale e più alto possibile… Read more »

Alberto Muti
Alberto Muti
17/09/2018 16:27
Reply to  Beatrice

Ciao Beatrice, grazie a te per la risposta. Ero preoccupato che la mia recensione risultasse eccessivamente negativa, mentre spero si capisse che sono molto colpito dalla sensibilita’ con cui avete impostato il lavoro, e spero lo portiate a termine. Sono felice di sapere che state gia’ pensando a come proseguire lo sviluppo. Se avete voglia di consultarvi anche con esterni, o cercate commenti per prossime versioni, Filippo sa dove trovarmi. Mi piace molto l’idea dell’edularp, e dell’ambito di riferimento – so bene che anche nei gruppi di attivisti certe brutte dinamiche possono assolutamente trovare spazio. Forse potreste addirittura creare “pacchetti”… Read more »

Beatrice
Beatrice
17/09/2018 16:45
Reply to  Alberto Muti

Grazie! Si capiva bene il tono del commento, anzi le critiche costruttive sono proprio quelle che servono per mandare avanti il lavoro. E sicuramente ti terremo presente per la versione completa (magari anche per testarlo, se ti andrà). Nella versione “estesa” abbiamo lavorato molto proprio sul diversificare i personaggi e le situazioni, ma hai ragione, forse si potrebbe pensare a comporre proprio dei set per apposite situazioni di gioco. Ci siamo resi conto, in ogni caso, che è essenziale che la persona che introduce il gioco sia già formata non solo sulle meccaniche, ma anche sul tema (proprio data la… Read more »

Lorenzo Trenti
16/09/2018 15:20

Quella volta che è un gioco di ruolo che affronta con coraggio il tema delle molestie, balzato agli onori della cronaca grazie ad alcune iniziative come #MeToo e quella italiana da cui gli autori hanno preso direttamente spunto (che personalmente non conoscevo). Il gioco prevede una sua ritualità, guidata dall’utilizzo di un talking stick che passa di mano in mano. I personaggi sono uno stock di identità pregenerate da cui attingere: solo alcuni di essi, estratti assolutamente a caso, saranno effettivo oggetto di molestie, e il gioco proseguirà concentrandosi su questi ultimi e sulla loro reazione all’accaduto. Starà al giocatore… Read more »

Beatrice
Beatrice
17/09/2018 16:48
Reply to  Lorenzo Trenti

Ciao Lorenzo,
grazie per la tua recensione.
Con Filippo abbiamo pensato di inserire un esempio di gioco svolto e anche (forse è questo il dato che più manca nella versione attuale) esempi di storie ispirate a quelle contenute nel libro “Quella volta che”, proprio perché ci siamo resi conto della difficoltà nel manipolare le storie, specie da parte di giocatori non troppo esperti. Essendo pensato principalmente come una sorta di edularp, è probabilmente necessario che chi guida il gioco sia già esperto non solo delle meccaniche, ma della complessa tematica.
Faremo il primo playtest a breve, ti faremo sapere!

Antonio Amato
20/09/2018 18:41

Avvertenza: questa recensione non arriva solo in ritardo, ma si porta dietro anche il carico di giornate non esattamente allegre. Questo solo per dire che avrei voluto fare di più e fare di meglio. Pertanto vi chiedo di prendere con le pinze ciò che ho scritto e di rispondermi qui o contattarmi di persona per parlarne (anche tramite Hangouts): vi devo una recensione più completa di quella che troverete qui sotto. Scusatemi. Quella volta che è un gioco che permette di affrontare il problema delle molestie sessuali. Dichiaratamente ispirato al movimento Me Too, il gioco affronta temi sensibili con una… Read more »

Filippo Zolesi
Filippo Zolesi
04/10/2018 23:13
Reply to  Antonio Amato

Caro Antonio, preso dall’organizzazione della playtestcon ho visto solo ora la tua recensione (mi son forse perso la notifica) e ti ringrazio. Partendo dalla percezione della nota stonata: è un feedback assolutamente interessante! Il ragionamento attuale era che sì: a parità di conoscenza del gioco chi facilita è la persona che è stata più recentemente impegnata. Il ragionamento è che in effetti è più probabile che abbia più sensibilità in merito per capire il gioco e facilitarlo agli altri, dato il tema. Nota bene che se uno ha il gioco e lo propone ad altri che non lo conoscono automaticamente… Read more »