Cari chef, come sapete, il Game Chef vuole incoraggiare la produzione di testi e di giochi che siano il più possibile accessibili a tutti. Questo significa rendere più facile la fruizione dei testi per quante più persone possibile.
“Accessibilità” è un termine molto vasto, quindi proviamo a dirvi cosa noi del team Pummarola consideriamo importante.
Riassuntone
Di seguito, cercheremo di approfondire un po’ i vari aspetti, se siete interessati; qui, invece, c’è una piccola lista di cose da controllare.
In generale, ricordatevi: non complicatevi la vita!
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Font leggibili, come Arial e Helvetica, senza grazie o decorazioni eccessive;
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Dimensione adeguata del font, possibilmente leggibile senza bisogno di ingrandire troppo la pagina;
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Attenzione ad allineamenti e spaziature irregolari;
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Attenzione a non inserire le immagini in modo che spezzino il testo;
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Chiarite con il layout la struttura del gioco (parti principali, esempi, ecc.);
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Controllate che i colori scelti siano chiari anche in caso di daltonismo;
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Usate un contrasto alto per le immagini, e tra le immagini e il testo o lo sfondo;
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Se avete carte o simboli, non fate affidamento solo a un tipo di segno: provate a usare sia simboli sia colori e testo per dare la stessa informazione;
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Se riuscite, create un file PDF con tag che faciliti l’uso di programmi con software di riconoscimento del testo.
Un documento di base, come quelli che è possibile creare con Documenti Google, andrà benissimo.
Alcune risorse generali
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Video tutorial per realizzare un documento di LibreOffice ben formato:
Lo scopo del Game Chef non è quello di realizzare un prodotto rifinito sotto il lato grafico, ma spronarvi a tirare fuori idee di game design. Concentratevi su quello!
Se avete tempo e idee per il layout e se, secondo voi, aiutano davvero il vostro gioco, provatele assolutamente! E se vi ritenete abbastanza esperti da poter realizzare un documento sia bello che accessibile, sicuramente lo apprezzeremo. Nel dubbio, potete consegnare il vostro gioco in due copie: una seguendo i vostri gusti per quanto riguarda layout, impaginazione e grafica; e una più semplice e accessibile, impostata seguendo i consigli che troverete qui sotto.
Non preoccupatevi troppo della presentazione o se vedete che qualcuno ha fatto qualcosa di più “bello”: il criterio principale sarà sempre la qualità e il potenziale del gioco, e non la sua presentazione grafica.
Leggibilità
Principalmente, i giochi del Game Chef si presentano sotto forma di testo. Questo rende molto importante il criterio della leggibilità, ovvero considerare come le scelte di font e layout possano rendere più facile o difficile la lettura.
Immediatamente si pensa alla problematica della dislessia, ma non solo: basta aver bisogno di portare degli occhiali per rendersi conto che testi con font troppo piccoli o troppo articolati (per esempio quelli con le grazie) possono rendere difficile la comprensione.
Se ci si deve sforzare troppo per leggere un testo, si è meno concentrati sul contenuto e ci si stanca prima. Un testo chiaro è meglio per tutti! Sarebbe un peccato veder penalizzato un gioco perché ci si è irritati durante la lettura o perché si sono capite male delle procedure a causa di un layout troppo articolato.
Passiamo, quindi, ai consigli pratici.
Font
I font serif sono generalmente i più leggibili quando stampati, quelli sans serif (come Arial o Helvetica) sono solitamente considerati più facili da leggere a video, ma è una questione molto complessa, in quanto possono rendere più difficile andare in contro ad alcune esigenze per chi ha problemi di dislessia o di vista.
Le lettere e, di conseguenza, i blocchi di lettere più problematici sono i seguenti:
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I, l, 1 (“i maiuscola”, “elle minuscola” e “numero uno”): devono essere ben distinguibili fra loro. La differenza è molto più evidente nei font serif, in genere;
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db e qp: le lettere perfettamente speculari sono problematiche da leggere. Generalmente, nei font serif, le grazie e le frequenti ovalizzazioni oblique risolvono questi problemi;
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m e rn: la spaziatura fra le lettere deve rendere ben evidente la differenza fra questi due gruppi. Anche qui, sovente, le grazie facilitano il compito.
Scegliete, quindi, possibilmente un font senza grazie, ma tenendo presente che tende a essere più uniforme, piatto e che ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione.
Incollando la stringa “Il1 qp db m rn” in questa pagina salta subito all’occhio quali font incontrano queste caratteristiche.
In generale: evitate font complessi, come quelli calligrafici o handwritten, che possono essere difficili da interpretare, ma anche font squadrati, che rendono il testo un blocco unico:
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Esempio di font calligrafico;
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Esempio di font handwritten;
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Esempio di font squadrato.
Risorse: Font studiati per la dislessia
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Biancoenero: font realizzato in Italia con l’aiuto di specialisti, particolarmente apprezzato e consigliato. È open source, ma per ottenerlo dovete richiederlo tramite l’invio di un modulo apposito;
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Dyslexie (font);
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EasyReading (font).
Dimensione del carattere
Varia da font a font, ma idealmente tra 11 e 12 punti è una buona dimensione.
Ovviamente, questo è più un problema nella stampa, dato che con un computer possiamo usare lo zoom ma, se si deve ingrandire troppo il testo, poi ci si deve muovere nella pagina perdendo la fluidità della lettura.
Spaziatura e allineamento
Si consiglia di tenere l’allineamento di default a bandiera a sinistra, dal momento che giustificare il testo crea spaziature irregolari tra le parole.
Ricordate anche: troppo poco spazio tra una parola e l’altra le rende meno facili da identificare e la lettura diventa meno scorrevole; troppo spazio, invece, rende più difficile identificare la frase, perché si tenderanno a leggere le parole come elementi separati.
Linguaggio facile da leggere
Di recente, ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) ha lavorato a un progetto importante per le persone con disabilità intellettiva, insieme a Inclusion Europe, con il finanziamento del programma di apprendimento permanente della Commissione Europea.
Il nome del progetto è “Pathways 2 — Creazione di percorsi di formazione permanente per persone con disabilità intellettiva”. Al suo interno, sono state delineate le linee guida su come scrivere in modo facile da leggere. Vi invitiamo a prendere in considerazione anche queste linee guida, per rendere i vostri giochi ancora più ampiamente accessibili.
Layout
Per rendere più comprensibile il testo, la prima cosa da fare è identificare bene le parti principali, ad esempio così:
Titolo
Paragrafo
Sottoparagrafo
Usate lo spazio tra i paragrafi e la dimensione dei font dei titoli per creare gerarchia e blocchi chiari di informazioni.
Provate a guardare il documento a colpo d’occhio. Si capisce com’è articolato il vostro gioco? Oppure è un unico muro di testo molto scoraggiante?
Immagini o elementi grafici
Se inserite immagini, cercate di non mettetele in mezzo al testo spezzandolo; provate, invece, a lasciare spazio tra testo e immagine in modo da isolarla.
Colore, immagini e daltonismo
Il daltonismo è una deviazione nella percezione del colore. Chi soffre di daltonismo non riesce, del tutto o in parte, a distinguere alcuni colori (per esempio il rosso e il verde).
Questo significa che, se vi state affidando al colore per trasmettere delle informazioni (per esempio con delle carte o delle pedine colorate), dovrete fare in modo di scegliere delle combinazioni visibili anche a chi è daltonico. Per aiutare in questo senso, potete fare due cose:
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Controllare i colori scelti con simulatori per daltonici;
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Provare sempre a usare immagini e combinazioni di sfondo/testo ad alto contrasto.
Un altro modo di aiutare utenti daltonici o con altri problemi di percezione del colore a usare i materiali di gioco è non usare solo i colori, ma anche altri metodi, ad esempio loghi differenti.
Esempi di contrasto:
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Color Contrast for Better Readability (in inglese);
In generale, tenente conto che anche un contrasto troppo alto potrebbe rendere la lettura difficoltosa a chi è sensibile ai contrasti: vi suggeriamo, quindi, di non utilizzare il classico nero su bianco, ma di prendere in considerazione un grigio scuro (HEX #333333 o RGB 50,50,50) al posto del nero e di smorzare anche il bianco, ove possibile.
Risorse: Controllo delle combinazioni di colore
Sui programmi Adobe Illustrator, Photoshop, InDesign: scegliete Visualizza > Imposta prova > Daltonismo, quindi scegliete il tipo protanopia o deuteranopia.
Simulatori online:
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Color Blindness Simulator (in inglese).
Ridondanza dei segni
Quando fate carte o elementi grafici, considerate che non tutti leggiamo le cose allo stesso modo. Presentare un’informazione in più modi rende più facile assicurare che almeno una delle modalità raggiunga la persona che deve leggere l’elemento.
Per esempio, su una carta si può mettere l’informazione “azione” in più modi:
- Con un testo “Azione”;
- Con un’illustrazione;
- Con un simbolo (per esempio una stella);
- Usando il colore rosso.
Usando più linguaggi assieme si eliminano barriere linguistiche o di percezione.
Una guida molto interessante di Daniel Solis al riguardo (in inglese).
PDF taggati
I file PDF taggati sono file PDF in cui il testo è arricchito da delle “tag” (invisibili agli utenti), che specificano la struttura e l’ordine di lettura del testo. Questo risulta particolarmente utile per gli utenti che usano software di riconoscimento e lettura del testo. I PDF taggati possono anche includere testi descrittivi per le immagini inserite nel file. Inoltre, i PDF taggati rendono più facile copiare il testo e incollarlo in un altro file.
Nota: Per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai PDF taggati, il testo deve essere formattato usando gli stili di formattazione, così che il file possa identificare correttamente titoli, sottotitoli e paragrafi.
Guide alla creazione di PDF taggati:
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Per software Adobe. Creare PDF taggati con Adobe richiede di avere Adobe Acrobat (software a pagamento), e non solo Reader, che è invece disponibile gratuitamente;
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Per Microsoft Office, incluso Microsoft Word;
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Per LibreOffice. La sezione “Aiuto” di Libreoffice è organizzata come una wiki e può risultare dispersiva. Nella pagina sull’esportazione in formato PDF, controllate soprattutto queste due voci:
Speriamo che questa breve (e, per forza di cose, limitata) guida vi sia stata d’aiuto. Nel caso aveste delle domande da farci, o delle correzioni o aggiunte da segnalarci, non esitate a contattarci.
Vorremmo ringraziare Federico Totti, in particolare, per le dritte e le precisazioni ricevute per quanto riguarda la scelta dei caratteri e l’impostazione dei contrasti.