Chef: Lorenzo Mos
Titolo: Achtung baby!
Descrizione sintetica:
Storie che si intrecciano lungo la frontiera. Un gioco che unisce le meccaniche degli euro games a quelle dei giochi di narrazione.
Ammissibilità: No
Conteggio parole: 4.439
Chef: Lorenzo Mos
Titolo: Achtung baby!
Descrizione sintetica:
Storie che si intrecciano lungo la frontiera. Un gioco che unisce le meccaniche degli euro games a quelle dei giochi di narrazione.
Ammissibilità: No
Conteggio parole: 4.439
Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
Gioco di ruolo a scene su persone che vivono lungo un confine geografico (e non solo). Usa meccaniche di token (prese dichiaratamente dai boardgame) per gestire progressioni incrementali quantificate nel cambiamento dei personaggi. Cosa mi è piaciuto del gioco La “fiction” di gioco è scritta molto bene ed è evocativa del modo di giocare. Il fatto che lo stesso colore di token sia associato da personaggi diversi a tratti diversi – se capisco bene il funzionamento del gioco – mi sembra dia una bella variabilità al meccanismo. Cosa ho trovato confuso o poco chiaro Dovrei rileggermi per bene il meccanismo… Read more »
Ciao, rileggendo il gioco, mi accorgo di aver tralasciato dei particolari. Ciò è dovuto al fatto dopo essermi accorto di aver superato le 4000 parole, mi sono dedicato a tagliare, senza più pensare a cosa mancava… Il fatto che non sia previsto un intreccio nella creazione dei personaggi è un punto debole che ho notato pure io. Riguardo al ricordo… È si qualcosa legato al confine. Il confine nella mia idea esiste precedentemente la nascita del personaggio… Ma in effetti, ripensandoci… Qualcosa può non tornare… Uffa! Riguardo la tua domanda. Mi aspetto un flusso di gioco che metta in competizione… Read more »
Dannato T9!!!
Recensione di Maria e Oscar Biffi Achtung Baby! è un gioco di narrazione che racconta storie di persone che varcano un confine geografico carico di significati umani. I personaggi sono definiti da un Ricordo, un Sogno, una Ferita e un Segreto, ognuno associato a un colore a scelta del giocatore tra quelli disponibili sugli appositi dadi a quattro facce. Il livello e l’equilibrio tra questi tratti varia nel corso del gioco ed è rappresentato a propria volta da segnalini colorati. Alle meccaniche narrative che ci si aspetterebbe da un gioco di ruolo sono associate altre fasi come l’acquisizione di risorse… Read more »
Cos’è achtung baby? È un gioco che si presta a molteplici scenari: il classico confine tra stati, la frontiera americana, una zona degradata di una città malfamata… insomma, ovunque ci sia una zona grigia nella giustizia e ci siano persone disposte a viverci e ad arrichirsi. cosa migliorare? Sicuramente sono da perfezionare le dinamiche ( ma più probabilmente solo la spiegazione ) della risoluzione dei conflitti e delle aste. Nonostante mi sia fatto un’idea di massima, non sono sicuro che applicandole farei quello che aveva in mente l’autore al momento della stesura del gioco. però già in prefazione ci aveva… Read more »
—Il gioco— Achtung Baby è un gioco di narrazione da tavolo in cui i giocatori interpretano dei personaggi che vivono vite drammatiche ai margini di un confine tracciato dopo la fine di un duro conflitto. La guerra e gli orrori che si è lasciata dietro sono al centro del gioco e i personaggi cercheranno narrando le loro storie di risolvere i loro sogni o soccombere alle loro ferite nonostante le difficoltà di un mondo molto diviso. —Cosa mi è piaciuto— Il regolamento è davvero ben scritto e dalla sua lettura si traggono immediatamente gli spunti per l’ambientazione, che è libera,… Read more »
Grazie mille Marco,
Sono molto contento che il gioco ti sia piaciuto.
Spero un giorno di poter provare il gioco… nel caso mi farò vivo… 😉
Purtroppo giunto ad oltre 5800 parole e tagliando per arrivare alle 4000, mi sono un po’ prematuramente disinnamorato del gioco, sono sorti nella mia mente dubbi riguardo ad ogni suo aspetto. Arrivato a 4300 parole ho lasciato perdere e ho deciso di presentarlo fuori concorso e che in caso, proverò a svilupparlo in un prossimo futuro…
È porca puttana… scusa!! Non ti chiami Marco… Scusa Marcello!!! 😉