Chef: Ivan Lanìa
Titolo: Riprenditi la città!
Descrizione sintetica:
Esplorare una città fingendosi studente pendolare, colletto bianco, turista o frequentatore di movida, per scoprirne e superarne i confini invisibili.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 1.821
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Recensione di Marco Valerio Rossi e Vasco Orazietti “Riprenditi la città!” è un gioco in cui, seguendo con cura degli itinerari prestabiliti, sarà possibile vivere realtà diverse (o forse routine diverse) da quella cui siamo abituati. Cosa è piaciuto Bella l’idea di poter ambientare il gioco praticamente ovunque. Con qualche soldo in tasca, una bicicletta (o anche a piedi) è possibile vivere in modo sempre diverso la città in cui viviamo ogni giorno, ma di cui in realtà sappiamo piuttosto poco. Cosa è sembrato confuso o poco chiaro Nulla di confuso nelle “meccaniche” di gioco: gli scenari e l’iter da… Read more »
Un oggetto ludico a cavallo tra urban game e gioco di proiezione in cui si chiede ai partecipanti di vivere aspetti della città secondo uno script preimpostato. Cosa mi è piaciuto del gioco Un’idea fresca e originale, piacevolissima anche solo alla lettura (a volte anche solo il “gioco immaginato” è già abbastanza evocativo, senza già giocarlo per davvero). Alcune delle meccaniche interne (come il segnale di mettersi una sigaretta in bocca per comunicare ai propri compagni di volersene andare) sono molto eleganti nel loro mescolare usabilità e colore tematico. Cosa ho trovato confuso o poco chiaro Tutto abbastanza chiaro, in… Read more »
Recensione di Iacopo Frigerio Riprenditi la città è un mix interessante di gioco pervasivo, tecniche di roleplay e urban game. Si pone l’obiettivo di far vivere al giocatore o ai giocatori la città secondo un’esperienza diversa da quella con cui il/i giocatore/i la vivrebbe/ro usualmente. Cosa mi è piaciuto Ci sono diverse cose che ho trovato convincenti. In primis l’idea, quella di far vivere un esperienza diversa, profondamente intima, cognitiva e emozionale, in un luogo che teoricamente dovrebbe essere usuale. Ho apprezzato la raffinatezza di alcune tecniche che si esercitano durante il gioco, come la sigaretta quale segnale per “comunicare… Read more »
Recensione di Helios Pu Cosa vi è piaciuto del gioco? L’approccio assolutamente libero e quasi naif, sicuramente slegato da logiche commerciali o di competizione ma progettato solo come esercizio di game design. Quali parti del gioco pensate debbano essere sviluppate meglio? A mio avviso non è un gioco ma sono solo ipotesi di fettine-di-vita di qualcun altro. Non c’è un reale spazio immaginario perché coincide con lo spaziotempo reale. Non ci vedo neanche la crescita interiore tipica di alcuni LARP. Ma magari è un mio limite. Tra l’altro se l’Accessibilità è fondamentale nel Game Chef (e nelle note finali viene… Read more »
Ciao Helios, il tuo discorso sull’accessibilità mi sembra non centrare il punto. Anche un gioco di ruolo tradizionale richiede la possibilità di leggere un testo o la disponibilità di tempo da dedicare al gioco stesso (da questo punto di vista, anzi, mi sembra più accessibile uno di questi scenari individuali che non mettere in piedi una campagna tradizionale dove devi coordinare un gruppo di persone coi loro impegni e trovarti per più sessioni). Trovo invece stimolante la tua proposta di usare il gioco come strumento (anche di valore sociale) per affrontare il punto di vista di chi ha un handicap.… Read more »