Chef: Maria Chiara Bagli
Titolo: Il confine dei sensi
Descrizione sintetica:
Ti risvegli, non distingui nulla. All’improvviso un suono, una via da seguire. Un eco ti richiama… ma il confine dei sensi deve essere ridefinito.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 2.847
Recensione di Saccomandi Fulvio Il Gioco Per due giocatori. Uno dei quali è il protagonista che deve risvegliare i propri sensi, l’altro rappresenta un aiuto. Una “sfida” a descrivere due luoghi (uno per giocatore) attraverso l’uso di tutti i sensi. Cosa mi è piaciuto Questo gioco può essere visto come un allenamento e una sfida a pensare non solo con ciò che vedi; un ridimensionare i sensi a favore di quelli che spesso sono sottovalutati da qualsiasi scrittore. Buona l’idea dell’intreccio dei sensi come uso del tema filato. Cosa ho trovato poco chiaro La vista è impoverita fin troppo. Perché… Leggi il resto »
Un giocatore si risveglia completamente spaesato e privo delle proprie capacità sensoriali. Non riconosce nulla, ma aspira a raggiungere un luogo sicuro. Per farlo dovrà risvegliare in se tutti i suoi 5 sensi definendo se stesso e ciò che lo circonda. Una guida dovrà scoprire qual’è il luogo che l’incoscente vuole raggiungere e condurlo nel suo viaggio attraverso frasi vere o non vere. L’idea è carina. L’abilità di descrivere un luogo utilizzando uno solo dei nostri sensi è intrigante e mi piace molto. Altrettanto interessante è il fatto che via via si acquisti la possibilità di sviluppare le descrizioni utilizzando… Leggi il resto »
Recensione di Mauro Ghibaudo Introduzione Una persona si risveglia con solo l’udito funzionante, tutti gli altri sensi sono spariti; grazie a un suono avrà la possibilità di esplorare dei luoghi, solo uno dei quali sarà sicuro, per ritrovare i sensi perduti. Cosa mi è piaciuto L’atmosfera che il gioco tenta di evocare tramite descrizioni parziali dei luoghi è affascinante, e l’idea di usare un numero limitato, ma potenzialmente crescente, di sensi per descrivere le scene è interessante, dà luogo alla possibilità di descrizioni sempre mutevoli e via via più definite. L’uso della sinestesia può aiutare, ma anche complicare, in un… Leggi il resto »
Intanto grazie mille della recensione 🙂 Stavo rispondendo alle domande in ordine poi rileggendo la risposta mi sono accorta che effettivamente mi hai fatto notare che non sono riuscita ad esprimere bene ciò che volevo nel gioco. Infatti avrei voluto che il gioco fosse concentrato sulla continuità centrale e che non si riducesse ad un “indovina cosa pensa l’altro”. Poi però ho ritenuto necessario anche aggiungere delle pseudo-condizioni di vittoria in quanto mi sembrava desse una buona fine…sottovalutando il fatto che non completandole (non specificandole abbastanza e ad esempio lasciando che la guida potesse descrivere senza vincoli a prescindere da… Leggi il resto »
Recensione di Cavalli Davide Introduzione: Descrivendo il mondo con un solo senso alla volta, o delle sinestesie, i giocatori dovranno condurre un personaggio in un luogo sicuro, in cui potrà arrivare solo scegliendo la strada sicura, un bivio alla volta. Cosa mi è piaciuto del gioco: Può facilmente essere proposto anche a chi non gioca abitualmente e penso che, anche in quel caso, possa dare ottimi risultati. La sfida rappresentata dal dover indovinare i luoghi descritti è facilmente regolabile durante tutta la partita, anche grazie alla possibilità per il giocatore ‘incosciente’ di dare indizi alla ‘guida’ qualora si accorga che… Leggi il resto »
Sono molto contenta che sia stato di tuo gradimento leggerlo 🙂 e grazie della recensione! Per rispondere alla tua domanda ho fatto questa scelta perché penso che il tentare di spiegare a qualcun altro con una finalità, anche se poi il gioco non ha come scopo quello di vincere o perdere, possa spronare di più una persona a concentrarsi e a capire meglio cosa sente. Credo sia la stessa cosa che accade quando uno studia/si interessa di un argomento e poi lo deve spiegare a qualcun altro. Finché non lo spieghi non ti accorgi se lo conosci o meno e,… Leggi il resto »