Chef: Daniele Barbaglia
Titolo: Emet
Questo gioco parla di imperfezioni e abbandono, della relazione e dei sentimenti tra un padrone e il suo costrutto.
In concorso: Sì
Conteggio parole: 2.906
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Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
Segnalo che il canale YouTube GDR Unplugged ha dedicato al gioco ben due recensioni.
Riporto le risposte che ho dato a Marco, in privato, direttamente qui sotto ai video inviati da Daniele. Spero possano dare più completezza a quel che ho voluto creare e chiarezza a chi ha letto o leggerà il gioco. Ciao Marco! Sul rendere più diegetico il regolamento non saprei dirti, non ho fatto una scelta particolare per la scrittura del manuale. Ti spiego perchè con la breve storia dello sviluppo del gioco. L’idea delle “superchicche” che ho segnalato e del film “9” è reale. Da principio tutti i giocatori (da 3 a 5) sarebbero stati costrutti e il gioco voleva… Leggi il resto »
Emet è un gioco che parla di “imperfezioni, abbandono, dell’abbracciare ciò che veramente si è, dell’insieme di sentimenti che i giocatori porteranno nella partita e nell’esplorazione del rapporto tra i due personaggi che impersoneranno”. Fa ciò attraverso una dinamica di “interrogatorio” e una procedura di preparazione efficaci e comprensibili ma non del tutto realizzate (per cui bastano, questo è chiaro, un po’ di playtest e qualche revisione). Il gioco è comunque perfettamente giocabile e sicuramente in grado di fornire un’esperienza particolare. Cosa mi è piaciuto del gioco Ho trovato particolarmente apprezzabile l’indicazione fatta al “padrone” di leggere il regolamento ad… Leggi il resto »
Ciao Francesco, grazie della recensione!
Appena termino questo periodo lavorativo infernale, dedico un attimo di tempo a leggere bene quel che hai scritto e ti rispondo meglio. Perdonami se non ho dato nessun feedback prima. 😉
Saluti!
Ciao Francesco, grazie della recensione. Ti voglio rispondere per punti seguendo quello che hai scritto, per darti qualche informazione in più e per farti capire meglio, magari, quel che avevo in testa. Se ti va, prova a leggere anche quel che ho risposto agli altri, potrebbe darti una maggiore linea d’insieme. (potresti trovare queste stesse frasi anche nelle altre risposte, è voluto 😉 ) Migliore design del manuale Sì, hai ragione. È in effetti una cosa di cui mi sono accorto appena ho stampato il regolamento. Sistemarlo e fare in modo che sia del tutto fruibile ai giocatori finali per… Leggi il resto »
Emet è un gioco per 2 giocatori: uno sarà un Costrutto, una sorta di golem, robot, omuncolo o similare che è stato a lungo disattivato a causa dei difetti che aveva e che evidentemente non gli hanno permesso di ottemperare al meglio allo scopo per il quale è stato costruito. Ha un barlume di coscienza e sensibilità: quanta essa sia verrà scoperto durante la giocata. L’altro giocatore sarà invece il suo Padrone: per qualche motivo egli non è stato in grado di disfarsi dell’imperfetto costrutto, probabilmente a causa di una qualche legame affettivo, e ora, a distanza di tempo, lo… Leggi il resto »
Ciao Daniele, grazie della recensione!
Come per Francesco, rimando i miei commenti al weekend/prossima settimana.
Tornerò!
Saluti 😉
Ciao Daniele, grazie della recensione. Ti voglio rispondere per punti seguendo quello che hai scritto, per darti qualche informazione in più e per farti capire meglio, magari, quel che avevo in testa. Se ti va, prova a leggere anche quel che ho risposto agli altri, potrebbe darti una maggiore linea d’insieme. (potresti trovare queste stesse frasi anche nelle altre risposte, è voluto 😉 ) Fase due: il padrone decide Effettivamente sì, non avevo trovato il modo durante la scrittura del primo regolamento presentato per il Gamechef di far inserire attivamente il costrutto. Ci sto però lavorando 😉 Meccanica che regoli… Leggi il resto »
Grazie per le risposte!
È proprio un bel gioco, spero continuerai a lavorarci su!!!
Emet è un gioco per due giocatori che parla del rapporto tra un Costrutto e il suo Padrone. Il gioco ci mostra chi sono le due parti coinvolte, ci porta ad esplorare la loro relazione e infine chiede al giocatore del Padrone di prendere una decisione difficile: questo Costrutto, nonostante i suoi difetti, potrà ancora essergli utile? Cosa mi è piaciuto? Sicuramente il fatto che sia per due giocatori, la giusta “dimensione” per esplorare la tematica senza che il gioco risulti dispersivo. Altrettanto mi è piaciuta, appunto, la tematica: la trovo assolutamente intrigante ed affascinante. Il gioco ha una struttura… Leggi il resto »
Ciao Mattia, grazie della recensione. Ti voglio rispondere per punti seguendo quello che hai scritto, per darti qualche informazione in più e per farti capire meglio, magari, quel che avevo in testa. Se ti va, prova a leggere anche quel che ho risposto agli altri, potrebbe darti una maggiore linea d’insieme. (potresti trovare queste stesse frasi anche nelle altre risposte, è voluto 😉 ) Creare degli handout Risulterebbe più comodo, è vero, ma non voglio spostarmi dall’avere un “logsheet” per il Padrone. Continua a piacermi l’idea, che voglio portare avanti, di mantenere il singolo regolamento (più possibili allegati) sul tavolo… Leggi il resto »
Emet Emet è un gioco narrativo per due persone. In un dialogo/interrogatorio un costrutto difettoso risponderà alle domande di colui che molto tempo prima l’ha disattivato. Nelle diverse scene che si susseguono il costrutto avrà la possibilità di redimersi agli occhi del suo padrone ed ottenere, forse, una seconda possibilità. I temi dell’abbandono, dell’imperfezione e del fallimento si legano nel gioco alla costruzione di una relazione affettiva. In una sorta di passeggiata tra i ricordi, i due giocatori costruiranno un legame, una forza vitale che permetterà forse al padrone di andare oltre i difetti del suo costrutto. L’atmosfera è affettiva… Leggi il resto »
Ciao ad entrambi e grazie della recensione. Vi voglio rispondere per punti seguendo quello che avete scritto, per darvi qualche informazione in più e per farvi capire meglio, magari, quel che avevo in testa. Se vi va, provate a leggere anche quel che ho risposto agli altri, potrebbe darvi una maggiore linea d’insieme. (potreste trovare queste stesse frasi anche nelle altre risposte, è voluto 😉 ) Visione relativizzata del difetto Bravi, avete colto il punto iniziale sul quale ho lavorato per scrivere Emet e mi fa piacerissimo. Il gioco fin dalla sua prima versione voleva andare a fare emergere la… Leggi il resto »
Segnalo la pagina su ITCH.IO dove continuerò lo sviluppo del gioco (con devlogs).
https://dbarbaglia.itch.io/emet
Molto bene! Ti seguirò di sicuro. 😉Pare che ti stessi già seguendo!